Nei giorni scorsi (venerdì 14 aprile – vedi allegato) è apparso un articolo su La Nazione PISA che afferma che l’asta di liquidazione degli arredi e del parco mezzi della ex Palp (Pubblica Assistenza Litorale Pisano direttore ) riuscirà a garantire il servizio di emergenza urgenza 118 del litorale.

La situazione è ben diversa da come viene descritta nell’articolo.

Dopo il fallimento della ex Palp è stata fondata una nuova associazione, Croce Azzurra Litorale Pisano (CALP), che ha ripetutamente chiesto al Comune un aiuto per trovare un nuova sede e riprendere tutte le attività di 118, per tempo e garantire il servizio per quest’estate.

Il Comune non ha voluto dare risposte e fino ad oggi non ha trovato soluzioni alternative, tenendo la situazione di fatto bloccata.

“Superando resistenze di ogni tipo – racconta Maria Antonietta Scognamiglio, consigliera uscente del PD Vice Presidente della 2^ commissione consigliare permanente del Comune – riuscimmo a convocare una seduta straordinaria della commissione in Sala Regia, in presenza dei volontari della ex Palp che avevano perso il posto di lavoro e di Sergio Di Maio, Presidente della Società della Salute di Pisa.e del Direttore dell Pubblica Assistenza Pisa Marco Lo Cicero. Fu avviato un percorso che ha portato alla nascita di una nuova associazione, la Croce Azzurra, il cui presidente è Paolo Malacarne”.

Da quel momento la Croce Azzurra grazie all’aiuto della Società della Salute zona Pisana sta concludendo il percorso della sede .

Nell’articolo dei giorni scorsi si parla dell’asta giudiziaria come di una corsa contro il tempo per tentare di garantire il servizio 118 sul litorale quest’estate.

Magari! – dice Maria Antonietta Scognamiglio: l’asta dei beni della ex Palp è un passaggio obbligatorio per permettere al Comune di rientrare in possesso della sede, di sua proprietà. Ma prima che la sede sia di nuovo agibile, dovranno essere effettuati lavori di adeguamento, tramite gare di appalto, e successivamente dovrà essere fatto un Bando pubblico per assegnare ad una Associazione del territorio la sede. Insomma, prima che quell’iter si concluda ci vorrà almeno un anno”.

“Altro che garantire il servizio 118 al litorale quest’estate!”

Oltretutto, sempre nell’articolo, si legge che il parco mezzi della ex Palp che verrà messo all’asta “è ancora in ottimo stato e rapidamente utilizzabile”. Ma non è così.

Da un controllo puntuale fatto dai volontari della Croce Azzurra risulta che i mezzi non sono utilizzabili e che “delle 5 ambulanze all’asta solo una potrebbe essere utilizzata per i servizi emergenza 118 dalla nuova associazione di volontariato come la CALP, dal momento che le altre 4 sono al di fuori dei limiti massimi di utilizzo fissato per legge: i mezzi per uscire non devono avere superato i 250 mila kilometri e invece, quasi tutti li hanno superati o non sono utilizzabili per vetustà, in quanto la prima immatricolazione risale a più di 10 anni”.

L’asta giudiziaria non è la soluzione, ma solo il primo passaggio di un iter articolato e che non garantirà assolutamente il servizio 118 quest’estate sul litorale. Il Comune di Pisa e il sindaco Michele Conti avrebbero potuto fare molto di più e non causare questo grave ritardo.

 

QUI DI SEGUITO L’ARTICOLO DE LA NAZIONE DI VENERDÌ 14 APRILE E SOTTO LE MIE OSSERVAZIONI PUBBLICATE MARTEDì 18 APRILE (RINGRAZIO LA NAZIONE E IL GIORNALISTA GABRIELE MASIERO PER LA DISPONIBILITÀ AL CONFRONTO).