“Futuro condiviso, accessibilità e Parco come luogo che dà lavoro di qualità”. Con questi temi Maria Antonietta Scognamiglio, candidata al Consiglio regionale nella lista del Pd, è intervenuta al dibattito promosso dal circolo Pd “I Passi”, dove lei stessa è iscritta, per discutere del Parco.

 

Parco di San Rossore

Il Parco di San Rossore in questo momento è più vulnerabile di altri parchi regionali – ha detto Scognamiglio – per questo va mostrata più attenzione alla pianificazione del suo futuro. L’iter per il nuovo Piano Integrato ad oggi è congelato in attesa della nuova giunta regionale. Si aprirà una fase di concertazione che dovrà essere il più aperta possibile. L’ente inoltre esce da poco da una lunga fase di commissariamento, che significa da una parte difficoltà e lavoro arretrato, dall’altra significa anche una fase nuova in cui davvero molte cose possono essere ripensate. La sfida è coniugare conservazione e funzione con un approccio sostenibile e aperto al cambiamento”.

 

Il secondo punto – dice ancora – è quello dell’accessibilità. Sono già state messe a bilancio ingenti risorse per la manutenzione della segnaletica per tutte le aree del Parco, ora devono partire i lavori. La chiave sarà potenziare la rete fra trasporto pubblico, navette, piste ciclabili e mezzi per le persone con disabilità. La navigabilità dell’Arno è un’altra questione rispetto all’accessibilità che non si può più rimandare. Infine, il personale. Quando andranno in pensione gli addetti del Quirinale mancheranno gli operai agricoli, mentre quelli che si occupano di manutenzione già oggi non sono abbastanza e molti lavori vengono fatti dai volontari. Un nuovo rapporto – conclude – fra università, centri di ricerca e Parco è necessario perché il parco diventi anche un luogo che offre lavoro di qualità”.

 

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