La consigliera comunale Pd: «Fenomeno divenuto oltre misura che per essere affrontato richiede risposta sinergica degli assessorati alla Disabilità e al Sociale».
La seduta della 2a Ccp del 20 settembre ha avuto ad oggetto l’argomento “Ritardi di chiamata a visita da parte della U.O. Medicina Legale per l’assegnazione della certificazione 104” a firma dei consiglieri Maria Antonietta Scognamiglio (prima firmataria), Dalia Ramalli e Maria Luigi Sofia.
Tra i presenti, ha preso parte ai lavori della commissione il dottor Stefano Lelli (Medicina Legale Asl), il quale ha ringraziato e dato ragione alla consigliera Scognamiglio per aver posto all’attenzione del Comune di Pisa una situazione, quella dei ritardi «fino a 8 mesi per gli accertamenti di invalidità civile», che affligge la zona pisana e i lavori di una commissione chiamata a pronunciarsi annualmente su «15mila domande».
Lelli ha tracciato poi una linea: prima e dopo il Covid.
«I nostri tempi di attesa erano i migliori in sede regionale, in alcuni casi persino intorno ai 45 giorni. Dal 2021, sono emerse criticità e accumulati corposi ritardi», che non hanno interessato, per volontà e scelta della stessa, «i più fragili»: domande di pazienti oncologici, inserimenti lavorativi, scuola. Per tutte le altre domande (demenze, patologie neurologiche avanzate come emiplegie, paraplegie, riconoscimento sordità), «c’è un cancello all’entrata», ha detto Lelli. Soltanto 2, ad oggi i, medici legali effettivi per l’area vasta Pisa, Pontedera, Volterra. Pertanto, la carenza di medici rimane e si protrae anche dopo il concorso di inizio 2023, bandito dall’Asl. Degli 8 medici risultati idonei (4 specialisti e 4 specializzandi), «nessuno degli specialisti – ha aggiunto Lelli – è stato disponibile ad assumere l’incarico per la zona Nord-Ovest, da Massa all’Elba. Pisa ha visto l’inserimento di un medico, ma in quanto specializzando è ad operatività ridotta».
L’assessora alla Disabilità Gambini, nel suo intervento, ha parlato di un ruolo produttivo del Comune, chiamato a muoversi negli ambiti competenti per stimolare azioni e risposte, ammettendo però che «forse si è aspettato troppo a intervenire con misure organizzative rispetto a una situazione di criticità». Sentitosi chiamato in causa, il dottor Lelli ha «assicurato che non è così», citando pratiche indicazioni, da lui fornite, contenute in una email datata 28 giugno 2021, rimaste evidentemente inascoltata.
«Ringrazio Anmic per l’impulso dato – dichiara la consigliera Pd Scognamiglio -, e ringrazio le associazioni per aver evidenziato i disagi che conseguono ai ritardi. La fotografia scattata dal dottor Lelli dimostra come la questione degli accertamenti sia divenuta fenomeno oltre misura che, a prescindere dai posizionamenti politici, affligge non Pisa, ma la zona Pisana. La politica, e con questa tutti i sindaci del territorio, sono evidentemente coinvolti in questa vicenda; oltre alle risposte dei tecnici, servono tavoli larghi politici con al centro temi legati tanto alla disabilità quanto alle politiche socio-sanitarie. Servirà quindi un lavoro sinergico degli assessorati alla Disabilità e al Sociale, affinché queste due deleghe abbiano voce unica sul merito della vicenda: in fondo, fanno parte di una Giunta di cui il sindaco è chiamato a difendere la Salute. Per questo motivo, chiedo il coinvolgimento anche dell’assessora al Sociale Buonanno. Nel frattempo, le forze di minoranza della 2a Ccp si impegnano nella stesura di un documento da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale».
(fonte: Ufficio Stampa maria Antonietta Scsognamiglio)